Accordo di Varkiza

L'accordo di Varkiza[1][2][3] (in greco Συμφωνία της Βάρκιζας?, noto anche come Patto di Varkiza o Trattato di Varkiza)[4][5] è stato firmato a Varkiza (vicino ad Atene) il 12 febbraio 1945 tra il Ministro degli Affari Esteri greco e il Segretario del Partito Comunista di Grecia (KKE) per l'EAM-ELAS, in seguito alla sconfitta di quest'ultimo durante gli scontri della Dekemvriana. Uno degli aspetti dell'accordo (articolo IX) prevedeva un referendum entro l'anno per risolvere eventuali questioni con la Costituzione greca. Questo plebiscito avrebbe aiutato a stabilire le elezioni e quindi a creare un'assemblea costituente che avrebbe redatto una nuova legge organica. In un altro aspetto del trattato, entrambi i firmatari convennero l'invio da parte degli Alleati di osservatori per verificare la validità delle elezioni.[6] L'accordo prometteva anche che i membri dell'EAM-ELAS sarebbero stati autorizzati a partecipare ad attività politiche se avessero consegnato le loro armi. Inoltre, tutte le libertà civili e politiche sarebbero state garantite insieme all'impegno del governo greco verso la costituzione di un esercito nazionale apolitico.

  1. ^ La Controrivoluzione Sconosciuta, Editoriale Jaca Book, p. 525. URL consultato il 20 novembre 2021.
  2. ^ Antonio Giulio M. De' Robertis, Le grandi potenze e il confine giuliano, 1941-1947, Università degli studi di Bari, Istituto di storia moderna e contemporanea, 1983, p. 411. URL consultato il 20 novembre 2021.
  3. ^ Eugenio Curiel, Scritti 1935-1945, Istituto Gramsci, 1973, p. 192. URL consultato il 20 novembre 2021.
  4. ^ Stefano Bianchini, Tito, Stalin e i contadini, Unicopli, 1988, p. 26, ISBN 978-88-7061-657-6. URL consultato il 20 novembre 2021.
  5. ^ Luciano Marrocu, Claudio Natoli e Leonardo Rapone, Enciclopedia della sinistra europea nel XX secolo, Editori riuniti, 2000, p. 739, ISBN 978-88-359-4916-9. URL consultato il 20 novembre 2021.
  6. ^ Xydis, pp. 7-8. "Dopo una tregua l'11 gennaio 1945, tra il comandante delle forze britanniche e il leader comunista dell'ELAS (il braccio militare dell'EAM, il Fronte di Liberazione Nazionale), fu finalmente concluso un "trattato di pace" a Varkiza, vicino ad Atene, il 12 febbraio 1945. Fu firmato da un lato dal Ministro degli Affari Esteri di un nuovo governo greco sostenuto dai britannici, guidato da un ex generale con un passato indubbiamente antidinastico e repubblicano, e dal Segretario del Partito Comunista di Grecia (KKE) per EAM-ELAS, dall'altro. L'articolo IX di questo accordo prevedeva un plebiscito entro l'anno per decidere sulla questione costituzionale, con le elezioni a seguire per un'assemblea costituente che avrebbe redatto una nuova legge organica. Entrambe le parti, inoltre, convennero di chiedere alle potenze alleate di inviare osservatori a queste elezioni per verificare la genuinità dell'espressione della volontà popolare".

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